La questione è seria. Lo è sempre stata, ma cambiando ambiente ha avuto un picco non indifferente.
Una bella premessa vi farà abbandonare il post se non siete lettori abituali.
C'era una volta una ragazza obesa che sudava: con quasi 130kg sul groppone è più che naturale sudare in maniera più spinta delle persone normopeso. Si fa più fatica anche portarsi a spasso, figuriamoci aumentando il passo.
Come sapete, questa ragazza obesa che ero io è riuscita poi a dimagrire questi benedetti cinquanta chili. Per i successivi due inverni ho pensato più volte di dover morire assiderata. Tutto quel bel grasso che mi proteggeva non c'era più e nella stagione più fredda ho dovuto sostituire il tutto anche con due paia di calze da 80 den. Per la felicità dell'ing. (anche un galeotto a digiuno di donne da anni si sarebbe arreso!)
Dal terzo anno in poi il mio corpo ha deciso che poteva riabituarsi, quindi questa estate ho sudato normalmente e suppongo che questo inverno sentirò freddo normalmente.
Se dal punto di vista fisico le cose andavano e vanno a questa maniera, c'è anche da comprendere il punto di vista psicologico.
Da obesa ero insicura, ma "aggiustavo" tutto semplicemente evitando. Evitavo di uscire, evitavo di guardare la gente in faccia, camminavo a testa bassa e cose così. Durante il dimagrimento ho sperimentato invece una botta di sicurezza, un picco direi. Ho iniziato a relazionarmi con perfetti sconosciuti, a sorridere ad estranei con i quali mi capitava di parlare (all'università son riuscita addirittura a fare chiacchiere con compagni di corso) e a risultare a tratti anche simpatica.
Ma i picchi son tali perché poi ridiscendono giù; come è stato per il corpo anche la mente si è abituata a questa nuova situazione e l'insicurezza è tornata.
E qui arriviamo al punto.
Come allora tendo ad evitare situazioni che immagino possano arrecarmi ansia. Ne soffro comunque in maniera minore e, anche grazie a quel santo uomo che mi spinge con moderazione, riesco a fare quasi tutto (vabè a parte ieri che non son riuscita a chiedere ad una ragazza di un negozio se avevano i grembiuli da cucina).
Si tratta, ora, di un'ansia da relazione. L'ho sperimentata anche l'anno scorso: parlavo anche con persone conosciute in maniera tranquilla, ma appena dovevo dire la mia, dovevo affermare un mio punto di vista o comunque essere più al centro dell'attenzione, diventavo rossa. Anzi no, rubiconda proprio.
Cosa è cambiato?
Beh adesso sudo.
Mi ritengo una persona pulita, faccio la doccia due volte al giorno ( anche tre d'estate!) e metto il deodorante e se mi sento accaldata una passata di acqua e sapone non me la faccio mancare, ma tutto va a donnine allegre se mi capita di:
- parlare al telefono con qualcuno (che sia un call center o qualcuno a cui devo chiedere qualcosa)
- parlare al telefono con una persona che conosco poco (sono state comiche le prime telefonate con mia suocera e mia cognata)
- scambiare due parole dal vivo con una persona che non conosco o conosco poco
Ad ottobre, l'anno scorso, quando dovevo incontrare la mia relatrice per la tesi facevo training autogeno prima di entrare nel suo ufficio.
Da gennaio in poi, quando ho iniziato a conoscere gli amici dell'ing. ...beh, lì sudavo e basta e speravo che il deodorante fosse efficace.
Oggi è venuto il pittore per fare un ritocco (uomo veramente affabile e che già conoscevo) e per scambiare due parole di cortesia mentre prendeva il caffè, ho sudato.
Ora, a parte sovvenzionare le famiglie delle persone che lavorano nelle fabbriche di deodoranti e detergenti, come la risolvo questa cosa?
Mi è stato detto di usare il borotalco, ma quello chiude i pori e poi quando DEVO sudare in palestra (grazie anche al paio di litri di acqua che trangugio in giornata) che faccio? Mi faccio due ghiandole così? (giuro non c'è nessun doppio senso!)
Mi faccio di botox?
Mi faccio di botox?
Attendo quantomeno la solidarietà di tutti voi!
Perché qui è tutto uno schif-schif!
Profumato, ma uno schif-schif!
Profumato, ma uno schif-schif!